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PERSONAGGI

zora la vampira

ZORA LA VAMPIRA, all'anagrafe Zora Pabst, mitica e amatissima antieroina succhia-sangue, ancora oggi continua a solleticare i morbosi ricordi di moltissimi appassionati del fumetto sexy horror in tutto il mondo. Un vero cult del fumetto sexy made in Italy creato da Renzo Barbieri nel settembre 1972 per sfidare e contrastare il successo della prima biondissima vampira sexy dei fumetti, Jacula, da lui stesso creata nel 1969.

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Zora è una delle prime serie pubblicate dalla neonata Edifumetto, casa editrice fondata dallo stesso Barbieri nel 1972, una volta interrotto il sodalizio con Giorgio Cavedon, suo socio nella ErreGi srl. (la società che portava le iniziali dei loro nomi), con cui diedero vita a personaggi memorabili come Isabella, Jolanda, Hessa, Walalla, Jungla, Bonnie e Lucifera.

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La serie è formata da oltre 288 episodi (l'ultimo, Il destino di una vampira, è del settembre 1985) più diversi supplementi e ristampe sino quasi ai giorni nostri con edizioni sempre più pregiate, talvolta a colori e in antologie da libreria.

I disegni delle storie saranno firmati pressochè totalmente da Birago Balzano (270 episodi all'attivo), coadiuvato di tanto in tanto da Giuseppe Montanari, Pino Antonelli e Gianni Pinaglia, Eugenio Benni, Giovanni Romanini, Manlio Truscia e altri.


Le copertine erano dipinte per la maggior parte da Alessandro Biffignandi, recentemente scomparso, e più di rado da grandi illustratori del calibro di Emanuele Taglietti, Ferdinando Tacconi, Pino D'Angelico, Enzo Sciotti, Karel Thole, Alarico Gattia, Ferdinando Carcupino e altri. 

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lucifera

LUCIFERA, torbida diavola ideata dall'autore/editore Giorgio Cavedon per la Ediperiodici nell'ottobre 1971 è considerata, almeno nei suoi primi 15 numeri, un serie cult e la sua protagonista un'icona del genere.

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Dopo i primi 15 episodi, il maestro veneziano dell'erotismo disegnato Leone Frollo passò il timone ad altri colleghi come Tito Marchioro ed Edoardo Morricone, che proseguirono degnamente la lunga saga fino alla conclusione, 170 episodi più quattro storie inedite pubblicate nella collana EP Doppio e diverse ristampe fino all'agosto 1980.

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Le sceneggiature erano in principio dello stesso Giorgio Cavedon per poi passare a Rubino Ventura (pseudonimo di Giuseppe Pederiali), Remo Pizzardi, Furio Arrasich e Paolo Ghelardini.

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Le prime 46 copertine sono ad opera dagli artisti dello Studio Rosi, tutte le rimanenti sono firmate per la quasi totalità dal grande Avverando Ciriello.

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Il plot della serie è una sontuosa miscela horror fantasy storica, ambientata in un cupo medioevo, tra inquisizione, diavoli e diavolesse, draghi a tre teste, cavalieri teutonici, streghe, druidi, sirene, sabba demoniaci, sadomasochismo, esecuzioni, impalamenti e naturalmente, una spruzzata di ironia perversa e sesso a volontà.

ulula

ULULA, donna lupo di notte e conturbante top model parigina di giorno, vagamente ispirata al B-movie italiano di Rino Di Silvestro La lupa mannara del 1976, compare in edicola il 5 ottobre 1981. La serie nasce da un'idea di Giovanni Romanini che scriverà anche le prime quattro storie (quindi in veste di autore completo) per poi cedere il passo ai soggetti di Stefano Berti, Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali.

 

La testata dura fino al 1984 con 36 pocket, due supplementi doppi e un'avventura in formato gigante, impreziositi dal raffinato segno grafico di Romanini con la partecipazione alle matite (ma che realizzerà anche alcuni numeri da solo) di William Bondi, collaboreratore del maestro bolognese anche sulle serie di Wallestein, Pornostar e Bionika.

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Tutte le copertine della serie sono dell'oramai veterano della scuderia Edifumetto: Emanuele Taglietti.

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Recita lo strillo pubblicitario tra le pagine delle testate Edifumetto: "Lei è di una bellezza incredibile, di professione indossatrice e fotomodella. Nel giro dell'alta moda è richiestissima, i fotografi se la disputano, tutti i maschi vorrebbero scoparla! Ma ULULA ha un difetto... è una donna lupo!".

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sukia

SUKIA è una delle più popolari sexy vampire della storia del fumetto erotico italiano, entrata nell'immaginario collettivo probabilmente a causa del nome molto evocativo.

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Nata nel giugno del 1978 con periodicità quattordicinale e poi mensile per la Edifumetto, dopo il successo editoriale di Zora, grazie all'inarrestabile scrittore, sceneggiatore e produttore Renzo Barbieri. I disegni della serie portano la firma dello Studio Del Principe.

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Larga parte del successo della serie è dovuto alle eccellenti copertine dello scenografo e pittore Emanuele Taglietti. L'artista si ispirò alla popolare diva italiana Ornella Muti, sex symbol degli anni ‘70, per dare volto alla mora succhiasangue e questo senza dubbio fu la scelta vincente che decretò il successo della serie. Altro ingrediente del successo è la tendenza decisamente Gay Friendly della testata, dovuta alla spalla della vampira, Gary.

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La serie venne pubblicata per 153 numeri più una breve storia sul numero 21 di Orror, cinque supplementi doppi, una su I Nobel del Fumetto nel 1982, due storie inedite sul supplemento al n. 78 di Attualità Nera Extra e alcune ristampe, fino al 1989. 

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cimiteria

"Pallida come la luna, misteriosa come la notte, bella come una statua, fredda come il marmo, l'amante morta!".

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Questo il testo che nel 10 maggio 1977 presentava CIMITERIA, burrosa sexy zombie dalla vagina  letale, accompagnata dal fedele servo gobbo Quasimodo. Una lunga vita editoriale durata 119 numeri (in realtà 136 episodi perchè dal N. 67 al N. 83 troviamo doppie avventure) più quattro supplementi di cui uno in formato gigante, che fece rabbrividire e turbò gli animi dei lettori italiani fino al giugno 1984.

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Scritta da Renzo Barbieri e creata graficamente da Carlo Panerai che disegnerà elegantemente oltre ottanta episodi affiancato da Angelo Todaro, Stefano Di Vitto, Nestore Del Boccio e vari artisti dello Studio Leonetti.

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Le notevoli copertine di Cimiteria vedono le firme di Alessandro Biffignandi, Emanuele Taglietti, Roberto Molino, Germano Bonazzi e una di Enzo Sciotti.

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La testata ha periodicità quindicinale per i primi 66 numeri per poi diventare mensile fino all'ultimo albo. Due brevi episodi inediti saranno pubblicati nella rivista contenitore Orror Numero 2 e 4. Il supplemento al Numero 9 di Orrornero pubblica nel 1985 la storia inedita Gli orrori di Aracne e dal 1982 al 1984 vengono dati alle stampe 27 pocket doppi che ristampano i primi 54 episodi con il titolo Super Cimiteria.

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sukia
belzeba

 

Il primo fumetto italiano a trattare il mito dell'ermafrodita, una sorta di personaggio trans a fumetti che oggi verrebbe chiamato più correttamente intersessuale.

Belzeba, la bionda figlia di Satana si ritrova infatti tra le gambe sia il pisello che la vagina, una doppia goduria per i lettori...!!!

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"Maschio e femmina contemporaneamente, capace di amare e di essere amata, l'ambasciatrice degli Inferi è giunta sulla terra!" recitava, nel gennaio 1977, lo strillo pubblicitario sulle retrocopertine delle testate Edifumetto.

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Scritta da Renzo Barbieri per i sinuosi disegni di Sandro Angiolini che se ne occuperà in maniera esclusiva, la serie ha avuto le conturbanti copertine di Angiolini stesso, di Primo Marcarini, Alessandro Bilfignandi, Emanuele Taglietti, Averardo Ciriello, Alarico Gattia e Carlo Jacono.

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Di periodicità mensile, diventa quindicinale dal Numero 18 al 27 e si aggiungono alla serie regolare un supplemento, tre storie inedite sulla testata contenitore Orror nel 1977 e un numero speciale nella collana I Notturni nel 1978.

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La vicenda è ambientata nella Spagna della Santa Inquisizione (precisamente nel 1483), durante il regno di Ferdinando e Isabella di Castiglia, teatro di osceni esorcismi, accoppiamenti animaleschi, torture e brutali omicidi. 

 

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naga

NAGA, l'elegante serie sexy fantasy disegnato dal maestro veneziano Leone Frollo compare nelle edicole italiane nel luglio 1975 e si conclude nell'aprile 1978 dopo 33 episodi di cui 24 interamente disegnati dallo stesso Frollo che si alterna per le copertine con il grande Alessandro Biffignandi. I restanti numeri sono realizzati degli artisti dello studio Milanesi (che si occuperà anche dei due brevi episodi inediti sul quindicinale antologico Odeon 1 e 2, nel 1977). Storie di Giuseppe Pederiali per la mitica Edifumetto di Renzo Barbieri.

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Nel corso degli anni la serie avrà diverse ristampe incomplete. Nella seconda il titolo muterà da Naga a La Duchessa (un'edizione in formato ridotto del 1983 con copertine ilustrate da Roberto Molino), per poi essere riproposta nel 1993 nella collana Jolly (1993/1994) in volumi da due episodi per numero.

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Al di là dei diversi appellativi, la protagonista resta la bionda e sensualissima Naga Romanoff, una potente e ammaliante maga russa di sangue blu, figlia snaturata dell'ultimo Zar di Russia Nicola II°.

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L’eroina vive una serie di avventure ambientate nell'alta borghesia parigina degli anni '30, a bordo della sua Rolls Royce nera. Storie intriganti e molto leggere che mescolano magia, incantesimi, mistero, thriller, sesso, ma sopratutto molto humour e nonsense, come nella miglior tradizione delle opere disegnate da Frollo.

Fedele amante e maggiordomo della maga è Yul, possente guardia del corpo con le fattezze del celebre attore Yul Brynner.

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jacula

JACULA è la prima sexy vampira della storia del fumetto e anticipa di sei mesi la celebre ma più casta sorella d'oltreoceano Vampirella.

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“Leggetelo in poltrona, nella cripta o nella bara!” recitava lo strillo pubblicitario sugli albi della casa editrice, ma soprattutto: quale mai sarà l'origine di questo nome così evocativo...? No, non riusciamo proprio a immaginarlo.

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Debutta nelle edicole il 12 marzo 1969 grazie alle menti creative di Renzo Barbieri e Rubino Ventura (Giuseppe Pederiali) e verrà sapientemente illustrata dalle matite di Giorgio Cambiotti e le chine di Massimo Belardinelli, ma in generale gli albi verranno relizzati dallo Studio Giolitti e dallo Studio Rosi di cui fanno parte i due autori.

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Le copertine si avvalgono delle illustrazioni di Leandro Biffi, Pino D'Angelico, Ferdinando Tacconi, Carlo Jacono, Sandro Angiolini e negli ultimi numeri di Rodolfo Valcarenghi.

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Quattordicinale fino al numero 309, pubblicata fino al settembre 1982 per ben 327 episodi più tre supplementi di cui uno a colori e uno di formato gigante.

La serie, dal N. 31 al N. 42 passa, inspiegabilmente, dal formato tascabile a quello gigante e nel corso degli anni vengono allegati agli albi alcuni gadget quali poster e cartoline natalizie a tema horror.

La ristampa cronologica, Jacula Collezione (luglio 1973 - marzo 1984), resta in edicola per 129 numeri (due episodi per albo).

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yra

YRA è uno tra i fumetti più amati del maestro veneziano dell'erotismo Leone Frollo. Da un'idea di Renzo Barbieri e spumeggianti sceneggiature di Rubino Ventura (Giuseppe Pederiali), la miniserie viene pubblicata in 12 episodi dall' ottobre 1980 al settembre 1981 per la Edifumetto ed è la quarta vampira sexy creata da Barbieri dopo Jacula, Zora e Sukia.


Sebbene la bellissima protagonista sia una vampira, il plot ha molte attinenze con il mondo e le caratteristiche del genere fantasy che convive in maniera perfettamente equilibrata con la tradizionale iconografia del terrore.

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La serie ebbe un grande successo sopratutto tra gli appassionati del genere sexy-fantasy sebbene composta da pochi numeri. La sua breve durata gli ha permesso di non svaccare, come invece accadde ad altre serie della scuderia Barbieri, divenendo a conti fatti un piccolo goiellino del genere.

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Le copertine sono dipinte da uno dei massimi illustratori di narrativa fantasy e fantascienza, Oliviero Berni, ma le fattezze dei personaggi raffigurati non rispecchiano quelli del fumetto (succederà anche con la testata di Necron), se non in due casi dove riconosciamo una somiglianza con la stregaccia Romilda.

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WALLESTEIN

Wallestein il mostro debutta nelle edicole italiane nell’aprile del 1972 con sei albi spillati di formato gigante (20,5x27,5 cm, 48 pagine) con sei vignette per tavola, per poi passare al formato pocket (13x18 cm) con le tradizionali due vignette per pagina. Rimarrà in edicola fino all’aprile 1982 per un totale di 133 albi, a cui si aggiungono sei numeri con storie inedite (di lunghezza doppia) pubblicate sulla collana I Sanguinari nel corso del biennio 1980/1981 e altre quattro brevi storie sulla rivista contenitore Orror nel 1977.

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Wallestein è uno dei pochi character sexy vintage maschili ad avere una collana propria, un misterioso mostro giustiziere senza identità, dotato di una forza sovraumana che vive le sue avventure nella suggestiva cornice dell’Inghilterra degli anni Trenta. Con una composizione fisica informe, melmosa, cadente, a primo impatto può ricordare Clayface, il mostro d’argilla nemico di Batman.

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La serie, con un impianto narrativo tipico del giallo, è scritta da Renzo Barbieri e disegnata per i primi due anni quasi interamente da Mario Cubbino. Il comparto grafico verrà successivamente gestito, per i restanti otto anni di vita editoriale, dalle abili mani di Giovanni Romanini (coadiuvato dal suo collaboratore William Bondi), Salvatore Stizza, Flavio Bozzoli, Stefano Di Vitto, Marco Bianchini e dello Studio Montanari.

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La copertine sono dipinte per la maggior parte da Alessandro Biffignandi, Emanuele Taglietti e Carlo Jacono, sporadicamente sostituiti da Mario Cubbino, Primo Marcarini, Alarico Gattia, Karel Thole, lo Studio Rosi e Oliviero Berni. 

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